16 DICEMBRE, TAPPA A MIRANO DEL CAMMINO DELLA SPERANZA
E’ USCITO IL TERZO NUMERO DI “PACE&LEGALITA’
25 NOVEMBRE GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE!
ASSISTENZA UMANITARIA E SOLUZIONE POLITICA GLOBALE
Riceviamo e pubblichiamo volentieri
Tutto il mondo e soprattutto noi donne siamo rimasti colpite per il ritorno dei talebani che hanno ripreso il controllo di tutto l’Afghanistan. Gli afghani e le afghane hanno seguito le nuvole delle forze armate americane e dei loro alleati Nato per 20 anni, convinti che con loro potevano portare la pace e la libertà al loro popolo.
La conquista dell’Afghanistan da parte delle forze arcaiche ed autoritarie dei talebani è una regressione per il mondo e per l’umanità, poiché rappresentano una mina non solo per le donne afghane ma per tutti noi e per i valori di libertà ed emancipazione che erano in espansione. Questa tremenda sciagura e questo crimine disumano che si sta verificando in Afghanistan è il risultato di una politica fallimentare degli USA e di tutto l’Occidente, di quei governi che guidano i paesi in nome della democrazia e dei diritti umani. La presenza Americana e della Nato in Afghanistan dal 2001 ha comportato solo un miglioramento della condizione delle donne, e della comunità in generale, nei termini di alcuni diritti umani basilari come l’istruzione ed il lavoro, ma l’ingiustizia sociale ed economica ha messo radici sotto il governo islamico moderato formato dagli USA e dai gruppi e tribù ad esso fedeli. L’uguaglianza fra uomo e donna non è stata raggiunta e non c’è stato un vero miglioramento economico e sociale per tutta la popolazione.
Ora tutti si preoccupano per la situazione delle donne dopo l’ascesa dei Talebani al potere.
Non l’avevano previsto forse?
Sapevano che in quell’area era estremamente facile far rinascere e crescere il terrorismo. Il crollo così rapido del governo afghano non era inaspettato. Tutti lo sapevano. Usa e alleati sapevano della mancanza di un progetto e di un sistema che potesse garantire la vera democrazia, la sicurezza e la pace. Gli americani e la Nato non sono stati capaci di formare un sistema militare, un esercito regolare, forte di fronte alle sfide che lo stato deve affrontare per difendere donne e bambini. Queste sono le ragioni principali del crollo del governo afghano che ha permesso il ritorno dei talebani al potere.
Ugualmente colpevole è naturalmente il governo afghano stesso per la mancata costruzione dello stato e della società dopo 20 anni dalla sua costituzione. Abbiamo visto i funzionari e il presidente stesso fuggire anche prima che i talebani assaltassero Kabul!
Anche in Iraq, gli Usa e i loro alleati non sono riusciti a formare un esercito nazionale e nel 2014 abbiamo assistito al suo crollo in pochi giorni di fronte a poche centinaia di militanti dell’ISIS, e se non ci fosse stato l’intervento dei partigiani curdi (peshmerga) e successivamente il supporto di alcuni paesi dell’Occidente, l’Iraq sarebbe stato sotto il controllo dell’ISIS poche settimane dopo la caduta di Mosul.
Gli afghani e soprattutto le donne hanno ancora vividi ricordi degli abusi del regime talebano e del suo disastroso passato in materia di diritti umani. Persecuzioni e limitazioni gravi dei diritti elementari. Le donne afghane hanno compiuto sforzi enormi in questi anni, hanno cercato di vivere una vita normale degna di un essere umano. Ora col ritorno dei talebani le donne torneranno ai tempi della schiavitù e non possono certo credere alle garanzie di libertà per loro da parte dei talebani. È necessario garantire sostegno ed assistenza umanitaria per evitare ulteriori perdite di vite umane in Afghanistan e nel mondo a causa del terrorismo. Oggi più che mai la situazione richiede la ricerca ed il raggiungimento di una soluzione politica globale.
Gulala Salih, donna curda attivista per i diritti delle donne e dei bambini
ANCHE A DOLO – CONTRO LA GUERRA SOLIDARIETA’ CON LE DONNE AFGANE
MEMORAZIONE HIROSHIMA E NAGASAKI
Il 6 e il 9 agosto 1945 furono esplose due bombe atomiche. Su Hiroshima la prima, su Nagasaki la seconda. Il mondo, già da sei anni devastato e torturato da una seconda guerra mondiale, non capì subito che quelle erano armi finali. Conclusive. Ma capì presto che un loro uso massiccio avrebbe distrutto l’intera umanità. Tutta. Con le sue città. Con le sue campagne. Il pianeta sarebbe sopravvissuto, certo. Senza di noi.
Il 6 agosto 2021 alle ore 8.00 davanti al municipio di Mirano 43 rintocchi di campana ricorderanno gli ultimi 43 secondi di vita della città di Hiroshima.
Il 6 agosto 2021 alle ore 20.15 al Portico di Dolo ci sarà una cerimonia di “Memorazione” con l’attrice Moira Mion, la vicesindaca di Camponogara Vania Trolese e Lisa Clark, di “Beati i Costruttori di Pace”.
Il 9 agosto 2021 alle ore 10.45 a Mirano, in Piazza Martiri della Libertà, un sit in ricorderà la distruzione atomica della città di Nagasaki.
DONNE IN NERO CONTRO LA GUERRA
C’ERA UNA VOLTA LA ‘NDRANGHETA
MERCOLEDI 19 MAGGIO h 18,30 – 20,00
W IL 25 APRILE! ARIA DI LIBERTA’!
Dal 24 aprile – vigilia della Liberazione d’Italia dal nazifascismo – è visibile il video con il quale l’ANPI del Miranese, il Comune di Mirano, il Centro Pace Legalità “Sonja Slavik” celebrano il 76° anniversario del 25 APRILE
Studentesse del Liceo Mjorana-Corner di Mirano spiegano la portata innovativa della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza, cittadine e cittadini di Mirano leggono brani che ricordano la lotta per la Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo.
Viva la Libertà! Viva la Democrazia! Viva la Repubblica!
Guardate il video: https://www.youtube.com/watch?v=sVaCmJKZ64o&t=306s